giovedì 16 agosto 2007

ELENCO CORSI DI FORMAZIONE

ELENCO CORSI AGGIORNATO

1) SETTORE AZIENDALE

1. PED (Pressare Equipment Directive) e FASCICOLO TECNICO
2. D.L. 329/04 (PED)
3. QUALITA’
4. SICUREZZA

2) DIREZIONE GENERALE

1. BUSINESS PLAN
2. FACILITY MANAGEMENT
3. IL PROJECT MANAGEMENT
4. PROBLEM SOLVING

3) LA COMUNICAZIONE E LEADERSHIP

1. COMUNICARE CON UNA PERSONA DIFFICILE
2. SCIENZA DELLA PERSUASIONE
3. PSICOLOGIE E TECNICHE DI VENDITA
4. INTELLIGENZA EMOTIVA:
5. MARKETING E VENDITA DEI SERVIZI
6. PARLARE IN PUBBLICO
7. LA COMUNICAZIONE
8. ADDETTA ALLE RELAZIONI COMMERCIALI INTERNAZIONALI
9. ADDETTO ALLE COMUNNICAZIONI AZIENDALI E RELAZIONI ESTERNE


4) IL COMMERCIALE E GLI ACQUISTI

1. TECNICO DELLE RELAZIONI COMERCIALI E MARKETING
2. RESPONSABILE COMMERCIALE MERCATI ESTERI
3. IL MARKETING DEGLI ACQUISTI
4. STRATEGIE E GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI

5) LA VENDITA

1. VENDITORE DI SUCCESSO: TECNICHE E STRATEGIE
2. I PRINCIPI DEL TELEMARKETING
3. AZIONE COMMERCIALE MIRATA ALLO STILE SOCIALE
4. CORSO BASE TECNICHE DI VENDITA
5. LE VENDITE A VALORE AGGIUNTO
6. LA GESTIONE DEI GRANDI CLIENTI
7. TECNICHE EFFICACI PER RELAZIONI DI VENDITA
8. ORGANIZZARE I TEAM DI VENDITA
9. VENDERE AL TELEFONO
10. SAPER ASCOLTARE PER SAPER VENDERE
11. ORGANIZZAZIONE DEL PUNTO VENDITA
12. PSICOLOGIA DELLA VENDITA


6) LA PRODUZIONE

1. TEMPI E METODI
2. L’ABBATTIMENTO DEI TEMPI DI SET UP
3. PIANIFICAZIONE ECONTROLLO DELLA PRODUZIONE
4. IL COSTO DEL PRODOTTO. METODI DI CONFRONTO
5. PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE
6. GESTIONE DI UN REPARTO DI PRODUZIONE
7. VISUAL FACTORY
8. CONTROLLO STATISTICO DI PROCESSO
9. IL PROCESSO DI SVILUPPO PRODOTTI

7) LA MANUTENZIONE

1. MANUTENZIONE PREDITTIVA
2. LA TERZIARIZZAZIONE DELLA MANUTENZIONE

8) LA LOGISTICA E I TRASPORTI

1. TECNICO DEL SOURCING E DELLA LOGISTICA
2. LOGISTIC MANAGER A SUPPORTO DELLA DELOCALIZZAZIONE PRODUTTIVA
3. CORSO DI TECNOLOGIE E SERVIZI INTEGRATI PER LA LOGISTICA
4. LOISTICA DEI TRASPORTI INTERMODALI DI MERCI E PERSONE
5. FORMAZIONE DEI RESPONSABILI PER L´ORGANIZZAZIONE LOGISTICA
6. MASTER IN GESTIONE INTEGRATA DELLA CATENA LOGISTICA
7. OPERATORE/OPERATRICE LOGISTICA DI MAGAZZINO
8. TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI
9. GESTIONE DEI TRASPORTI
10. GESTIONE DEI COSTI IN PRODUZIONE E LOGISTICA
11. LOGISTICA AVANZATA

CORSI DI FORMAZIONE - PRESENTAZIONE

Ecco l’elenco dei corsi di formazione aggiornati per le aziende operanti in differenti settori che sono già attivi fin da oggi.

Ogni corso è personalizzabile secondo le specifiche necessità dell’Azienda.




PRESENTAZIONE CORSI GESTIONALI

Ogni attività presuppone la capacità, da parte dell’operatore, di saper affrontare in maniera adeguata le difficoltà connesse alle prestazioni richieste.
La capacità dell’operatore è il frutto di una formazione teorica e pratica.
Le fasi da percorrere durante questa formazione sono:

APPRENDIMENTO- EVOLUZIONE-CONSOLIDAMENTO”

Il nostro Studio è in grado di favorire questa crescita dell’operatore, avvalendosi della collaborazione di personale altamente qualificato.
Il nostro obiettivo è quello di sviluppare le competenze delle persone scelte per renderle idonee a gestire i ruoli prefissati.
I corsi per i quali abbiamo già esperienza e dei quali abbiamo già sperimentata l’efficacia sono di seguito elencati nelle pagine seguenti.

Tali corsi possono essere sviluppati in modo differente a seconda delle necessità del cliente.

Si può parlare di Corsi :

Informativi : che permettono di essere a conoscenza del fatto che esistono delle problematiche e delle soluzioni

Propedeutici : Corsi nei quali vengono spiegate le problematiche e le tecniche utilizzabili per risolvere i problemi

Applicativi : Corsi nei quali si affrontano casi concreti , sui quali si lavora , applicando le tecniche illustrate.

IMPIANTO SANZIONATORIO



IMPIANTO SANZIONATORIO 

Il DM 329/04 non prevede un impianto sanzionatorio per l’inosservanza delle disposizioni ivi contenute.

Peraltro nel D.Lgs. 626/94 e s.m.i. è richiamato espressamente in alcuni articoli il rispetto di tutte le condizioni finalizzate a garantire la sicurezza di attrezzature/apparecchi in pressione previste dalle vigenti norme e pertanto, in caso di inosservanza, delle disposizioni vigenti, verrà applicato il regime sanzionatorio del suddetto D.Lgs. 626/94, con le procedure attuative del D.Lgs. 758/94.

Ove ricorrano situazioni di non conformità riconducibili chiaramente agli articoli 111 e 112 del RD 824/27 si ritiene che, essendo in tale decreto espressamente richiamata nelle premesse del DM, si possa parimenti applicare il procedimento di segnalazione alla Procura della Repubblica previsto dal RD stesso

Per quanto attiene alle presunte non conformità le segnalazioni saranno inoltrate al Ministero delle Attività Produttive e al Ministero del lavoro e della previdenza sociale (art. D.Lgs. 93/2000).
(Per maggiori informazioni consultare il sito www.ariacompressa.it)

COSA DEVE FARE L`UTILIZZATORE PER LE NUOVE ATTREZZATURE?



L’UTILIZZATORE PER LE ATTREZZATURE NUOVE DEVE QUINDI :
• Sottoporre a categorizzazione le Apparecchature in pressione secondo All. II PED
• Costituire e Mantenere aggiornato il Data Base delle Attrezzature in Pressione dei propri impianti
• Redigere uno scadenziario di dettaglio secondo nuove periodicità
• Richiedere l’esecuzione delle Verifiche di Messa in Servizio
• Presentare le Dichiarazioni di Denuncia di Messa in Servizio
• Richiedere l’esecuzione delle Visite Periodiche
• Formalizzare le Messe Fuori Servizio ed i Riavvii

(Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.ariacompressa.it/)

RIQUALIFICAZIONE PERIODICA



L’Art. 10 “Riqualificazione Periodica” delle Attrezzature di cui all’Art. 1 con l’esclusione delle attrezzature di cui all’Art. 11

• Verifiche di Integrità ( Art. 12)
• Verifiche di Funzionamento ( Art. 13)

La Riqualificazione Periodica è regolamentata, a meno di diverse e più restrittive indicazioni riportate nel manuale d’uso,secondo
lo schema di cui agli allegati A e B al DM 329


NotaBene:

Il Puntuale Intervento ed Esecuzione delle Verifiche di Vigilanza, sulla base delle Norme vigenti, da parte delle Autorità Preposte, non solleva l’Utilizzatore dalle proprie Responsabilità
Il Mancato Intervento ed Esecuzione delle Verifiche da parte delle Autorità Preposte non solleva l’Utilizzatore dalla Esecuzione delle stesse Verifiche e dal renderne Evidenza

INSTALLAZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE ED INSIEMI


INSTALLAZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE ED INSIEMI

L’Art. 4 evidenzia la procedura per Verifica di Primo Impianto o Messa in Servizio delle attrezzature in pressione “solo” se installate dall’Utilizzatore che deve verificare la corretta installazione della attrezzatura sull’impianto in presenza del “Soggetto Verificatore” ed allegare il relativo rapporto alla Dichiarazione di Messa in Servizio (art. 6) che deve consegnare a ISPESL ed a ASL.
Non è più concesso (D.Dir.MAP 19/05/04) l’esercizio della attrezzatura a pressione prima della verifica di messa in servizio


L’Art. 6 evidenzia gli Obblighi per la Messa in Servizio di tutte le attrezzature entro lo scopo del DM 329/04.
L’Utilizzatore deve trasmettere a ISPESL ed ad ASL la Dichiarazione di Messa in Servizio composta da:

- Elenco Attrezzature
- Relazione Tecnica con schema impianto...
- Dichiarazione di corretta installazione secondo D.Pr. 403
- Il Rapporto della Verifica di Messa in Servizio ( Art. 4)
- Elenco apparecchi soggetti a crepe o fatica oligociclica


Gli Artt. 7, 8, 9 “Obblighi dell’Utilizzatore “

- Fornire al “Soggetto Incaricato” informazioni e assistenza necessarie
- Consentire al “S.I.” l’esecuzione delle prove alle date prefissate
- Fornire motivata comunicazione al “S.I.” di eventuali messe Fuori Servizio degli apparecchi
- Fornire comunicazione al “S.I.” del riavvio di attrezzature in pressione precedentemente messe Fuori Servizio
- Sottoporre le attrezzature e Insiemi in pressione a verifiche e riqualificazione periodica
- Accertare Esistenza e Funzionalità dispositivi di sicurezza e controllo ( comma 4 )

OBBLIGHI DELL´UTILIZZATORE


OBBLIGHI DELL’UTILIZZATORE

Si ricordano di seguito gli obblighi cui sono soggetti gli impianti secondo il DM 329/04:

1. Verifica obbligatoria di primo impianto ovvero di controllo di messa in servizio (art. 4) a meno che non abbiano i requisiti per godere dell’esclusione del controllo di messa in servizio;
2. Dichiarazione di messa in servizio (art. 6);
3. Verifica periodica obbligatoria, ovvero di riqualificazione periodica (art. 8);

Al termine della verifica il soggetto verificatore rilascerà all’utilizzatore un verbale degli accertamenti effettuati e del loro esito. In caso di indicazione negativa il verbale indicherà espressamente il divieto di messa in servizio (art. 4 comma 3).
Inoltre all’atto della messa in servizio l’utilizzatore delle attrezzature e degli insiemi deve inviare ai soggetti competenti una dichiarazione contenente:

§ L’elenco delle attrezzature con i valori richiesti;
§ Relazione tecnica con schema dell’impianto;
§ Dichiarazione di conformità dell’installazione;
§ Verbale di verifica di primo impianto ove prescritta.

NUOVI IMPIANTI

Attrezzature in pressione nuove l’Utilizzatore è coinvolto nelle fasi di :
1. Acquisto
2. Installazione
3. Esercizio
4. Dismissione

ACQUISTO

1. L’Utilizzatore deve provvedere alla acquisizione di apparecchiature Conformi.
2. L’Utilizzatore deve verificare che il prodotto acquistato sia conforme alla PED e sia accompagnato dai seguenti documenti
- Dichiarazione di Conformità
- Manuale d’Uso e Manutenzione

DM 329/04

DECRETO MINISTERIALE 01 DICEMBRE 2004 – NR. 329

D.M. 329/04 – Regolamento recante norme per la messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature a pressione e degli insiemi di cui all’art. 19 del D.lgs. 25/2/2000 nr. 93 entrato in vigore il 12 febbraio 2005.
Gli “obblighi” degli utilizzatori di recipienti a pressione 


L’entrata in vigore del D.M. 329, relativo all’esercizio dei recipienti a pressione, chiarisce in maniera molto più marcata il ruolo di responsabilità che gli utilizzatori di recipienti a pressione hanno.
L’utilizzatore è la figura di riferimento in termini di gestione ed utilizzazione delle attrezzature a pressione.
Obblighi “Dell’utilizzatore”
con riferimento all’art. 4 D. Lgs 19/09/1994 n° 626 deve definire:

- Le apparecchiature critiche
- Il “Piano di ispezione e controllo delle apparecchiature critiche”.
Sono interessati al DM 329/04 i seguenti impianti:

§ per le attrezzature installate prima del 12 febbraio 2005, certificate secondo il D.Lgs. 93/00 per le quali era stata inviata la comunicazione di messa in servizio, questa è da intendersi equivalente alla dichiarazione di messa in servizio prevista dal regolamento, purchè integrata con i documenti tecnici e con il verbale di messa in servizio, se previsto, come richiesto per le nuove attrezzature.
§ Per le attrezzature messe in servizio dopo il 12 febbraio 2005, viene rammentato che all´atto della messa in esercizio l´utilizzatore deve inviare la dichiarazione di messa in esercizio all´ISPESL e all´ASL territorialmente competente.

Sono soggetti a verifica di messa in servizio anche gli apparecchi già in uso che:
§ per effetto di cessione o compravendita debbono essere installati nuovamente; a seguito di un trasferimento interno nella stessa azienda debbono essere diversamente allocati ed eserciti nuovamente; pur non essendo oggetto di alcun trasferimento, subiscono un cambiamento d´uso o di esercizio.

DL 626/94 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI

DL 626/94 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI

Ai sensi del D- Lgs. 19/09/94 nr. 626/94 (G.U. 12/11/94) e successive modifiche in attuazione della Direttiva CEE 89/931.
La legislazione prevede, che tutte le Aziende, che hanno alle loro dipendenze dei lavoratori, istituiscano un apposito Servizio di sicurezza e prevenzione dei rischi che si corrono in merito agli infortuni sul lavoro ed alle malattie professionali.

Tale servizio deve essere composto da un team di figure (Datore di lavoro, Responsabile del Servizio, Rappresentante dei Lavoratori, Addetto/i al Primo Soccorso, Addetto/i all’Antincendio ed Evacuazione, Medico competente).
I soggetti per ricoprire tali incarichi possono essere interni e/o esterni, ma è comunque necessario che siano opportunamente formati o dimostrino di avere le conoscenze necessarie.

Il servizio dovrà essere informativo e formativo ed analizzare tutti i possibili rischi a cui ognuno è esposto durante la giornata lavorativa. I rischi presi in considerazione dalla legge risultano essere i più svariati: movimentazione manuale dei carichi, produzione, operazioni al videoterminale, uso dei mezzi di manutenzione, ecc.

La Vs. Azienda dovrà, quindi, istituire un servizio di prevenzione e protezione con carattere continuativo che:
- istituisca un servizio documentale
- si renda disponibile per colloqui informativi/formativi sulla sicurezza
- visiti i luoghi ove le persone svolgono le loro mansioni per controllare se adottano le idonee procedure di sicurezza
- curi l’archivio dei documenti che gli competono
- fornisca ed aggiorni tutta la documentazione necessaria
- assuma, eventualmente, l’onere della nomina di Responsabile della sicurezza.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

E’ possibile ricercare informazioni nel sito www.ariacompressa.it alla sezione “normative”

1. DL 626/94 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI
2. DECRETO MINISTERIALE 01 DICEMBRE 2004 – NR. 329 –
§ OBBLIGHI DELL’UTILIZZATORE
§ INSTALLAZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE ED INSIEMI
§ ACQUISTO
§ NUOVI IMPIANTI
§ IMPIANTO SANZIONATORIO

QUOTE ASSOCIATIVE


QUOTE ASSOCIATIVE

SOCIO ORDINARIO Euro 200,00
SOCIO DISTRIBUTORE Euro 250,00
SOCIO SOSTENITORE Euro 1.000,00


La quota associativa da diritto a:

§ Una verifica su impianto aria compressa da concordarsi (per tipologia e ubicazione) per la rispondenza ai requisiti della PED e del DM 329
§ Il Bigino dell’Aria Compressa (Manuale)
§ Pubblicazione tecnica con cadenza da stabilirsi
§ Ulteriori Verifiche conformità impianti alla normativa PED,

per impianto Euro 500,00 escluse spese di viaggio e di trasferta


Tariffe ai non soci:

§ Verifica conformità impianti alla normativa PED, per impianto Euro 800,00 
escluse spese di viaggio e di trasferta

ATTIVITÀ E SERVIZI DELL´ASSOCIAZIONE

ATTIVITA’ E SERVIZI DELL’ASSOCIAZIONE

L’Associazione intende promuovere e favorire la conoscenza, lo studio e la manutenzione degli impianti dell’aria compressa.
Le attività principali sono le seguenti:

§ Sviluppare contatti con gli enti istituzionali ad alto livello per diventare una voce ascoltata in ambito normativo
§ Supportare certificazioni, installazioni di nuovi impianti o impianti pre-esistenti secondo la normativa PED
§ Assistere le aziende per:
- Certificazioni di qualità
- Perizie e progettazioni nuovi impianti
- Attuazione DL 626/94, DL 46/90 (Certificazione Impianti), Normativa Macchine (Marchio CE)
§ L’aggiornamento per le attività normative e burocratiche
§ La pubblicazione di una rivista
§ L’organizzazione di conferenze
§ L’attività di formazione e informazione con incontri e seminari presso gli interessati
§ L’individuazione di fiere e convegni per partecipazioni collettive
§ La disponibilità di un servizio tecnico e legale interno

L’associazione si fa carico di orientare gli associati per la soluzione di problematiche inerenti gli argomenti citati, indicando professionisti e consulenti di riferimento.

L`ASSOCIAZIONE





Nell’ambito di un ampio ed ambizioso progetto nasce l’idea di costituire una Associazione che, nel settore dell’aria compressa in particolare, fosse rivolta ai distributori, agli installatori agli impiantisti e agli altri addetti ai lavori.

L’Associazione si pone come obiettivo l’informazione e la cooperazione nell’ambito delle attività connesse all’aria compressa (formazione, costruzione, vendita, installazione e gestione impianti, normative).

L’associazione è una risposta alla necessità (con l’entrata in vigore delle nuove normative di settore e le continue mutazioni tecnologiche e di mercato) di collegare gli addetti ai lavori per assicurare una corretta e tempestiva informazione e una rappresentanza a livello nazionale.

L’obiettivo è quello di creare e sviluppare un centro ed un polo di eccellenza per lo studio e l’applicazione delle normative e lo sviluppo della tecnologia per gli impianti ad aria compressa (PED e DM 329 in primis).

Tutti gli associati sono invitati a collaborare con contributi e proprie esperienze alle attività dell’associazione.

PERCHÈ ANIMAC?

L’Associazione nasce dall’idea di offrire una visione più chiara e comprensiva circa l’approccio del vigente quadro normativo.

PED e DM 329 hanno modificato l’atteggiamento del legislatore nei confronti degli addetti ai lavori i quali, con sempre maggiore difficoltà, cercano di districarsi nel difficile compito di fornire una installazione a regola d’arte degli impianti venduti e corredati della necessaria documentazione tecnica e relative certificazioni.

Ecco allora l’idea di mettere a disposizione l’esperienza tecnica acquisita per dare vita ad una Associazione che tenga in evidenza le esigenze degli installatori e degli utilizzatori degli impianti, a garanzia sia dell’una sia dell’altra parte nei confronti della legge.

A questa esperienza, speriamo, si vorrà sommare la consapevolezza e la capacità dei soci che potranno intervenire direttamente nella crescita dell’Associazione stessa con contributi di interesse specifico nei propri settori di operatività.

Alcune delle domande che più frequentemente ci vengono poste dagli addetti ai lavori sono:

§ Come si certifica un impianto e quale è la documentazione?
§ Quali sono le figure responsabili all’interno di un’azienda per la supervisione degli impianti?


Il nostro scopo è fare chiarezza.

CHI SIAMO E COSA FACCIAMO

Egregio Signore

Sono lieto di informarLa che è stata costituita l’ANIMAC, associazione senza scopo di lucro nel settore tecnico dell’aria compressa, e sono orgoglioso di rappresentarla in qualità di presidente.

E’ mio desiderio farla conoscere attraverso chi lavora in prima linea nell’aria compressa, convinto che questo sia il modo migliore per poterne apprezzare fino in fondo i servizi offerti.

L’Associazione è indirizzata a tutti gli addetti ai lavori nel settore dell’aria compressa.

In attesa di avere il piacere di conoscerLa personalmente La invito a leggere le poche pagine che seguono per meglio comprendere le attività dell’Associazione in cui vorrei averLa al mio fianco nell’immediato futuro.

Potrò essere maggiormente preciso circa le modalità di iscrizione inviandoLe tutte le necessarie informazioni o un nostro incaricato per maggiori chiarimenti.

RingraziandoLa anticipatamente per la cortese attenzione ed in attesa di Suo gradito riscontro, colgo con la presente l’occasione per porgere

Cordiali saluti

Ing. Massimo Rivalta